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Documento di base Animazione socioculturale dell’infanzia[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

Editore: DOJ/AFAJ

Prima pubblicazione: agosto 2022

Cover Animazione socioculturale dell’infanzia

Letzte Aktualisierung: 2022-08-04
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Questa pubblicazione offre un solido orientamento professionale per l’animazione socioculturale dell’infanzia. Fornisce ai professionisti, ai responsabili politici e a quelli delle amministrazioni comunali una base per l’animazione socioculturale con bambine e bambini e contribuisce così al dialogo tra tutte le parti coinvolte. Questo documento è inteso come supplemento alla pubblicazione Animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù in Svizzera: basi di riflessione per i responsabili e i professionisti da parte del DOJ.


Le condizioni di vita e di sviluppo dei bambini dipendono dal loro ambiente e dalle circostanze sociali e cambiano costantemente. I risultati empirici mostrano che oggi il tempo a disposizione di un bambino è spesso determinato da un programma denso e molto pianificato. Ciò significa che il tempo per riprendersi e per giocare liberamente sta via via scomparendo. Esistono comunque bambini che sono molto indipendenti nel loro tempo libero, con poco bisogno di accompagnamento da parte di chi li accudisce. Inoltre, dalla fine del ventesimo secolo c'è stata una tendenza a togliere il gioco dei bambini dalle strade, che si rivelano sempre meno adatte a causa del forte traffico. Per i bambini è diventato più difficile muoversi nel loro ambiente naturale in modo indipendente e senza supervisione, per giocare o per incontrare altri bambini. È proprio a causa di queste mutate condizioni di vita e di sviluppo dei bambini, che l’animazione socioculturale dell’infanzia è di particolare importanza. Le sue offerte creano spazi liberi e condizioni adatte affinché i bambini possano percepire i propri bisogni specifici in modo autodeterminato, partecipativo e responsabile, seguendo i loro interessi o scoprendone di nuovi.

L’animazione socioculturale dell’infanzia è un’attività relativamente nuova, che da alcuni anni sta vivendo un forte sviluppo in Svizzera. Questo documento ha lo scopo di fornire una base di discussione per sviluppare ulteriormente tale terreno d'azione, sapendo che la pratica è un campo eterogeneo, in cui esistono differenze nella comprensione e nella valutazione degli atteggiamenti e dei principi utilizzati.

L’animazione socioculturale dell’infanzia[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

L’animazione socioculturale dell’infanzia (ASI) è una parte della più ampia animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù ed è quindi un ambito di lavoro sociale professionale con un mandato socio-politico, pedagogico e socioculturale. Gli animatori/le animatrici sono formati in ambito sociale (per esempio in animazione socioculturale, pedagogia sociale, lavoro sociale, ecc.).

Essa si percepisce come un’importante protagonista nell'educazione extrascolastica, accompagnando, sostenendo e incoraggiando i bambini verso la loro indipendenza, attraverso una relazione di fiducia. Le offerte socioculturali per i bambini creano spazi liberi in cui possono, da una parte percepire i loro bisogni specifici in modo autodeterminato, partecipativo e responsabile e dall’altra, seguire i propri interessi o scoprirne di nuovi.

L’ASI opera in modo che i bambini siano socialmente, culturalmente e politicamente integrati nella comunità. Li sostiene a essere una parte attiva nei processi sociali e crea delle opportunità per la loro partecipazione.

L'ASI offre servizi a bassa soglia orientati ai bisogni negli ambiti del tempo libero, dell'educazione e della ricreazione. Inoltre, i bambini ricevono informazioni su argomenti relativi alla specifica fase della loro esistenza. Il focus è messo sull’opportunità di poter giocare, sperimentare, incontrare e comunicare all'interno della comunità.

L’ASI offre inoltre un centro di accoglienza a bassa soglia per i bambini e le loro persone di riferimento. Dal punto di vista sociale, e per quanto riguarda lo spazio, le offerte sono aperte, cioè liberamente accessibili a tutti e solitamente gratuite. L'animazione socioculturale è in rete con altri professionisti che lavorano a favore dei bambini e dei giovani e agisce come punto di indirizzamento per i servizi di supporto specifici.

Gruppo target[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

Il gruppo target principale dell'ASI comprende la media e la tarda infanzia, cioè i bambini dai 5 agli 11 anni.

Altri gruppi target secondari sono i genitori e altre persone di riferimento del gruppo target principale, gli enti committenti (per esempio i Comuni), le scuole e gli altri professionisti coinvolti nel lavoro con i bambini e i giovani.

Obiettivi[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

L’ASI prende i bambini sul serio, come esperti del loro mondo, considerandoli personalità indipendenti che, secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia, hanno il diritto di essere trattati come tali. Oltre alla libertà di espressione e di azione autodeterminata, questo significa anche l’acquisizione di competenze sociali per la partecipazione alla società. I bambini hanno bisogno di opportunità per imparare a partecipare ai processi decisionali, ad avere voce in capitolo, a difendere i loro diritti e ad assumersi delle responsabilità. L’ASI accompagna i bambini in questo processo e offre un ambiente di apprendimento adeguato e stimolante.

Gli obiettivi principali dell'ASI sono il miglioramento della qualità della vita dei bambini nel loro luogo di domicilio e l'espansione dei loro punti di riferimento.

A livello sociale

L’ASI

  • abilita i bambini a far valere i loro desideri e bisogni e offre l'opportunità di assumersi delle responsabilità e di avere voce in capitolo;
  • permette ai bambini di stabilire un contatto spontaneo con altri bambini e adulti e li abilita a orientarsi e a immettersi in modo fluido in un nuovo ambiente, un nuovo gruppo o a mutate circostanze di vita;
  • offre ai bambini la possibilità di conoscere altri modi e stili di vita e promuove la loro integrazione sociale e culturale;
  • promuove uno sviluppo sano dei bambini, rafforza la loro resilienza e, in generale, la loro salute mentale e fisica;
  • contribuisce alla prevenzione e/o al miglioramento di un’eventuale deriva di singoli bambini e gruppi attraverso l'individuazione precoce, la prevenzione e l’indirizzamento verso altre figure professionali;
  • offre ai bambini, al di fuori della famiglia e della scuola, un ventaglio di settori di apprendimento e spazi liberi, così come opportunità di esperienze. Questo promuove lo sviluppo motorio e mentale, così come la creatività. Rafforza inoltre la fiducia in se stessi, l'indipendenza, l'iniziativa e il senso di comunità;
  • crea uno spazio per il gioco, il divertimento e semplicemente per essere.

A livello strutturale

L’ASI

  • permette ai bambini di avere voce in capitolo, di partecipare e di co-creare i processi nella comunità. Inoltre, li traduce in un linguaggio adatto ai bambini;
  • sostiene una pianificazione degli spazi a misura di bambino e l’ampliamento e il mantenimento di spazi di gioco liberi in seno alla comunità;
  • sostiene l’interesse dei bambini nella comunità e opera da “traduttrice” quando è necessario.

Presupposti per una pratica efficace[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

La base professionale dell'ASI è formata dai principi  che reggono anche l’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù: apertura, volontarietà, educazione, partecipazione, bassa soglia, orientamento all’ambiente di vita, così come i principi lavorativi dell'orientamento alle risorse e ai bisogni, la gestione riflessiva su gender e sulle identità culturali. Nell'opuscolo di base del DOJ, sono incluse anche le aree di attività specificate dall’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù . Qui vengono descritti importanti prerequisiti che rendono i servizi adatti e accessibili ai bambini. Le basi professionali derivano dalle conoscenze della psicologia dello sviluppo. Il testo di Sabine Brunner (2020) Kinder in der Offenen Arbeit aus entwicklungspsychologischer Sicht - Entwicklungsbedürfnisse, Bildungsprozesse und Partizipation (bambini nel lavoro socioculturale nella prospettiva della psicologia dello sviluppo - Bisogni di sviluppo, processi educativi e partecipazione) fornisce una buona panoramica.

Metodi adattati alla fase di sviluppo

L'infanzia è caratterizzata da importanti tappe di sviluppo. I bambini più piccoli hanno bisogno di un agire diverso da quelli più grandi. Il fattore decisivo non è dato dall'età biologica, ma dalla fase di sviluppo. Nel lavoro si ricorre quindi a una varietà di metodologie diverse, considerando le capacità e le esigenze dei bambini, così come gli obiettivi da raggiungere.

Il gioco libero è fondamentale

Per una buona salute mentale, i bambini hanno bisogno di essere sereni e di potersi occupare autonomamente. Questi requisiti si realizzano soprattutto in un contesto di gioco libero, deciso autonomamente e condiviso con altri bambini. È per questo che i bambini hanno bisogno del gioco e di spazi liberi, vissuti come esperienza di vita condivisa o individuale, lontano dal consumismo e dalla pressione della prestazione. Il gioco libero, non strutturato, o meglio la progettazione di un’attività che lo rende possibile, è la base dell’ASI che mette a disposizione dei bambini lo spazio necessario, promuove il loro adeguamento all’ambiente e li accompagna in questo processo.

Partecipazione adattata all'attività, all'età e alla personalità

Nel contesto dell'ASI, la partecipazione è un riflesso dell’atteggiamento dei professionisti. La partecipazione attiva dei bambini include il processo partecipativo e quello co-decisionale. A questo proposito, è essenziale che abbiano uno spazio libero in cui possano agire autonomamente e prendere le loro decisioni. Questo spazio deve essere creato in modo appropriato in relazione all'attività, all'età e alla personalità del bambino, in modo da non sopraffarlo. È compito dell'ASI sondare costantemente la questione, adattarla e renderla trasparente, nelle possibilità e nei limiti dello spazio d'azione per il singolo o per un gruppo di bambini.

Affinché la partecipazione sia resa possibile, il dialogo da pari è un prerequisito fondamentale e va vissuta come cosa ovvia nella vita quotidiana con i bambini.

Spazi interni ed esterni

L’ASI assume svariate forme e si svolge in diversi luoghi. Alcuni esempi: spazi d' incontro per bambini (Kindertreff), offerte itineranti, parco giochi Robinson. A seconda di ciò che viene offerto, dovrebbero essere disponibili spazi adeguati. Per l'ASI, lo spazio ideale possiede aree all‘interno e all‘esterno e stimola i bambini a fare esperienze e ad acquisire conoscenze. I luoghi ideali per i bambini sono modificabili e multifunzionali.

I grandi spazi interni sono favorevoli a soddisfare le esigenze di gioco, movimento, creatività e ritiro.

Gli spazi esterni sono particolarmente adatti a fare esperienze ravvicinate con la Natura, invitando i bambini a giocare e a sperimentare, permettendo loro di servirsi dei propri sensi.

Spazio sociale di prossimità

All'età di circa cinque anni, i bambini iniziano a muoversi in modo più indipendente dalla stretta supervisione dei genitori e di altre persone di riferimento e possono già assumere la responsabilità di se stessi e delle loro azioni a breve termine. Possono percorrere autonomamente brevi distanze, se sono per loro chiare e familiari. Nel corso del loro sviluppo, i bambini espandono il proprio raggio d'azione e scoprono cose sempre nuove nel loro ambiente. Il quartiere dove vivono e il percorso casa-scuola sono le parti più importanti del loro ambiente di vita. L’ASI opera là dove si svolge il tempo libero dei bambini o dove si muovono in modo indipendente.

Nel qui e ora

Più i bambini sono giovani, più vivono nel momento presente. La loro esperienza del tempo è ancora frammentata ed è per loro difficile tenere traccia del suo scorrere. Ecco perché la pianificazione va affrontata diversamente rispetto agli adolescenti o agli adulti. Questo è il motivo per cui nell’ASI le idee vanno realizzate rapidamente, pianificando piccoli passi gestibili.

Promozione di competenze sociali e del saper essere

È la curiosità a guidare il bambino nel suo percorso di scoperta e apprendimento. Per questo, i bambini hanno bisogno di un ambiente che stimoli la loro motivazione a fare esperienze e ad acquisire conoscenze. L’ASI fornisce a tal fine una varietà di ambiti di apprendimento che promuovono abilità sociali, personali e altre competenze specifiche. I bambini dai cinque anni in su acquisiscono sempre più il senso di sé. Interiorizzano norme e valori e imparano che le altre persone hanno modi di pensare, bisogni o interessi diversi dai propri. La relazione con gli adulti e i coetanei li aiuta così a riconoscere le sfumature, le contraddizioni e le ambivalenze e a scendere a compromessi.

Per questa tappa evolutiva, i bambini hanno bisogno di fare esperienze con altri individui della loro età, ma anche con quelli più grandi e più giovani. Fare amicizia in modo indipendente è un’importante tappa di crescita in età scolastica, così come lo sono l’inserimento in un gruppo, lo sviluppo delle abilità sociali e la pratica dell’autoregolazione emotiva, quando sono insieme agli altri. L'ASI offre un ambiente protetto in cui i bambini possono sperimentare ed evolvere in un clima di rispetto e tolleranza.

Animatori socioculturali con competenze professionali

Il personale dell'ASI è formato da professionisti in ambito sociale. In base alle iniziative proposte e all'età dei bambini, si fa ricorso a personale professionalmente adeguato e consapevole del fatto che più i bambini sono piccoli, più devono fare affidamento alla protezione e alla guida degli adulti. Per questo è necessaria la presenza di personale qualificato, in grado di osservare i processi dei bambini, guidarli dove necessario e accompagnarli individualmente. Per l'ASI il lavoro relazionale professionale è fondamentale.

Genitori e persone di riferimento: vicinanza e libertà

Da un punto di vista legale, è essenziale che sia garantito il contatto con i genitori e con le altre persone di riferimento, perché i bambini non sono capaci di giudicare né di agire, fino a un'età che può variare individualmente.

I genitori vanno rassicurati che saranno informati in caso di emergenza. Pertanto, è essenziale che i professionisti dell'animazione socioculturale dispongano dei numeri di telefono delle persone responsabili dei bambini che partecipano alle iniziative.

I genitori o le persone di riferimento vanno informati che, durante le attività dell’animazione, la responsabilità civile in generale e l'assicurazione contro gli infortuni in particolare, sono a carico dei tutori legali. Ciononostante, gli animatori/le animatrici socioculturali possono essere ritenuti/e responsabili nel caso di una violazione del dovere di cura.

Allo contempo, bisogna assicurarsi che l’ASI offra ai bambini l’opportunità di svilupparsi indipendentemente dai loro genitori e che sia usata in modo responsabile.

Questa libertà va accordata secondo l'età del bambino, la sua personalità e le abitudini della famiglia.

Interfaccia, rete, limiti[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

La caratteristica più importante dell'ASI, contrariamente ad altre proposte, è la sua natura totalmente volontaria. La scuola è obbligatoria e, una volta iscritti, anche i corsi svolti dopo scuola sono vincolanti. La partecipazione a un'associazione giovanile, un club sportivo, musicale o altro è senz’altro volontaria, ma diventa obbligatoria al momento dell'iscrizione.

La partecipazione a un’attività socioculturale, invece, è sempre su base volontaria. Il bambino decide da sé, in consultazione con chi lo accudisce, quando e per quanto tempo desidera farne parte. È importante comunicare chiaramente questa natura volontaria ai genitori e alle persone di riferimento del bambino: un’iniziativa socioculturale non è un'offerta di accudimento.

Tutti i professionisti coinvolti sono partner perché lavorano con il gruppo target dei bambini. Anche se i loro obiettivi e metodi di lavoro sono diversi, le varie attività si completano a vicenda. L'ASI è in dialogo alla pari con le scuole, i doposcuola e con gli altri operatori/le altre operatrici del settore dell'educazione e del tempo libero.

Quartiere

Poiché i bambini trascorrono solitamente una grande parte del loro tempo libero nel loro quartiere, per l'ASI è importante fare un lavoro di rete nel quartiere. Attraverso la cooperazione con gli altri operatori coinvolti, può trasmettere le questioni legate ai bambini in modo semplice e utilizzare le risorse disponibili localmente. Attraverso una buona rete nell‘ambiente sociale dei bambini, gli animatori/animatrici socioculturali sono in prima linea per individuare immediatamente ogni processo di cambiamento nella sua fase iniziale. Questo aumenta la possibilità di cogliere le preoccupazioni dei bambini e di lavorare insieme alle altre figure professionali in favore di un quartiere a misura di bambino.

Animazione socioculturale della gioventù

Il passaggio dall'infanzia all'adolescenza è fluido. Uno scambio regolare e, se necessario, attività congiunte tra l’Asi e l’animazione socioculturale della gioventù facilitano questa transizione. In questo senso, vanno cercate soluzioni adeguate.

Altre letture[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

Brunner, Sabine (2020): Kinder in der Offenen Arbeit aus entwicklungspsychologischer Sicht – Entwicklungsbedürfnisse, Bildungsprozesse und Partizipation. Inedito.

Ringraziamo l’autrice per aver dato il permesso di rendere questo testo disponibile qui.

DOJ (2019): Animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù in Svizzera: basi di riflessione per i responsabili e i professionisti. Berna.

Fuhs, Burkhard, Brand, Dagmar (2013): Kinder bis 10 Jahre. In: Deinet, U.; Sturzenhecker, B. (Hrsg.): Handbuch Offene Kinder- und Jugendarbeit. 4., überarb. U. akt. Aufl., Wiesbaden, S. 91 -99. VS Verlag

Pro Juventute: Die Notwendigkeit von Spielraum und Spielkultur (senza data)

Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (CRC), Nazioni Unite

Autrici/autori e editore[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

Philipp Gisler, Responsabile Kindertreff SPE Guthirt, Zugo

Nicole Bruderer, Capo divisione Offene Arbeit mit Kindern, Kinder Jugend Familie, San Gallo

Andrea Semle, Responsabile Offene Kinder- und Jugendarbeit, Stäfa

Eva Gerig, Collaboratrice Offene Kinder- und Jugendarbeit, Stäfa

Sabine Brunner, Servizi psicologici, Marie Meierhofer Institut für das Kind, Zurigo


Redazione: Marcus Casutt e Noëmi Wertenschlag, DOJ, e Francesca Machado, Giovanimazione

Traduzione: Natascha Nota

Illustrazione: Roman Hartmann, starwish*, starwish.ch

Editore: Associazione svizzera animazione socioculturale infanzia e gioventù (DOJ/AFAJ), Pavillonweg 3, 3012 Bern, welcome@doj.ch, www.doj.ch